Oggi, mia figlia mi ha chiesto di veder un film con lei, così ci siamo intrattenute nella visione di un film: Inside Out che è un film di animazione, drammatico e direi di un realismo fantastico.
<<Nella mente di Riley, una ragazza adolescente del Minesota, vivono cinque emozioni: Gioia, la felicità alla ragazza; Disgusto, che si occupa che Riley non venga avvelenata fisicamente e socialmente; Paura, tiene lontano i pericoli; Rabbia, impedisce ingiustizie e Tristezza, una tipa un po’ strana.
Le cinque emozioni dirigono la mente di Riley dal Quartier Generale, tramite una consolle piena di pulsanti. Ogni volta che un’emozione agisce, nasce un ricordo, una piccola sfera dal colore dell’emozione, che viene conservata nella Memoria a lungo termine, mentre i Ricordi Base, quelli più importanti, rimangono nel Quartier Generale, perché agiscono sulla mente e sulla personalità della bambina. I cinque Ricordi Base sono tutti felici e dorati; che alimentano cinque Isole della Personalità: la Famiglia, l’Onestà, la Stupidera, l’Hockey, quindi lo sport, e l’Amicizia.
La famiglia di Riley è costretta a trasferirsi a San Francisco, a causa del lavoro del padre. Riley è molto delusa e triste nel vedere la nuova casa, e Gioia tenta di alzare il buon umore, anche se è ostacolata da Tristezza, che cerca di toccare e rendendo tristi, quindi blu, i ricordi del passato.
Gioia sembra il leader del Quartier Generale, deve cercare di tenere Tristezza lontana dalla consolle per non creare dei disastri. Nella nuova scuola, Riley si presenta alla classe e l’insegnante le chiede del Minnesota, Gioia le fa ricordare i momenti in cui giocava a hockey o quando pattinava sul lago ghiacciato. Tristezza non riesce a non toccare il ricordo gioioso e lo modifica, la ragazza inizia a piangere in classe per la nostalgia. Nasce cosi un nuovo Ricordo Base, il primo Ricordo triste. Gioia cerca di impedire che il nuovo ricordo prenda posizione insieme agli altri, mentre Tristezza cerca di fermarla, ma finiranno sbalzate fuori, lontano dal Quartier Generale, insieme a tutti i Ricordi Base.
Ricordi Base non erano più nella postazione e le Isole delle Personalità diventando grigie, inerti e si sgretolano, per poi crollare nel Baratro della Memoria. Riley rimane vittima di Rabbia, di Disgusto e di Paura che provano a impersonare Gioia, ma faticano a mantenere felice Riley, che diventa apatica e indisponente.
Gioia e Tristezza sono nella Memoria a Lungo Termine, un archivio labirintico di scaffali pieni di ricordi, cercando una strada per ritornare al Quartier Generale e incontrano Bing Bong, l’amico immaginario di Riley e con lui tentano di raggiungere il Treno dei Pensieri, tra mille peripezie, la situazione crolla sempre di più. Gioia si separa da Tristezza e si ritrova nel Baratro della Memoria insieme a Bing Bong.
Gioia osservando i vecchi ricordi felici, vede che quel ricordo inizia come triste e solo dopo diventa gioioso: quando la famiglia e gli amici iniziano a confortarla. Gioia comprende l’importanza di Tristezza. Gioia riesce a fuggire dal Baratro della Memoria, ma non Bing Bong che viene dimenticato.
Rabbia, tenta di aiutare Riley, con un’Idea, una lampadina: decide di fuggire di casa verso il Minnesota e così crolla l’ultima Isola della Personalità, la Famiglia, e la consolle si spegne, rendendo Riley del tutto priva di emotività.
Il ritorno di Gioia e Tristezza permette di salvare la situazione perché Gioia lascia a Tristezza i comandi che riesce a rimuovere l’Idea di Riley, torna a casa dai suoi genitori e Tristezza rende blu tutti i Ricordi Base per indurre la ragazza a piangere e esprimere tutte le ansie e le preoccupazioni che l’hanno afflitta. I genitori confortano Riley, permettendo la nascita di un nuovo Ricordo Base, in parte dorato e in parte blu, e ricostruisce l’Isola della Famiglia.
Un anno più tardi, Riley si è adattata alla nuova situazione, e tutte le emozioni lavorano assieme per aiutarla a condurre una vita contenuta, ma emotivamente complessa, con un pannello di controllo esteso e nuove Isole della Personalità generato dai nuovi Ricordi Base con emozioni miste, più evolute.>>
In questo film non manca nulla, rappresenta realmente la vita quotidiana di molte ragazze d’oggi. Esplora un mondo che tutti conosciamo, ma che nessuno ha mai visto: la mente umana, le sue emozioni, le sue interazioni e a volte anche la crisi. Questo film è straordinario, illustra il funzionamento degli elementi e strutture psichiche in un modo così semplice e bello. E’ un tracciato di vita reale, che aiuta a conoscere, a rappresentare e ad esprimere la parte interna e oscura del vissuto di adolescenti che affrontano un momento di difficoltà, di crisi, di incomprensioni.
Ciascun azione, personaggio, emozione del film è stato creato attraverso consulti con psicologi e realizzato con uno specifico aspetto. Gioia ha le sembianze di una stella, Tristezza una lacrima, Rabbia è un mattone, Paura un nervo e Disgusto un broccolo. La madre ha un carattere molto gentile, affettuosa, sebbene commetta l’errore di non accorgersi del disagio di Riley. Il padre come molti dei giorni d’oggi, anche se vuole molto bene alla figlia, non si accorge del suo disagio, e reagisce collericamente o in modo inadeguato.
La società di oggi sembra vivere in base allo slogan “bisogna essere ottimisti, felici, fiduciosi e tutto procederà per il meglio!” e non è di per sé negativa ma, psicologicamente, errata. Il film sembra basarsi al benessere psichico, all’ottimismo, con Gioia che si impone come protagonista, inibendo tutte le altre emozioni, soprattutto l’apatica e simpatica Tristezza. Gioia è come se fosse un IO “ausiliario”, è un leader, e senza di lei gli altri personaggi si sentono perduti, Qui nasce la trama del film che rappresenta queste emozioni e la loro complessità e le loro mescolanze: le fantasie infantili, l’amico immaginario, i ricordi perduti, il treno dei pensieri, la zona creativa, i clown, la “fabbrica dei sogni”…
Questi ricordi alimentano aspetti diversi della personalità, le isole della personalità che hanno una funzione psicologica, di “pilastri”, di strutture forti che guidano le nostre esperienze presenti e future. Ad esempio, se mi trovo in una situazione nuova, con la fatica di ricostruire nuove amicizie posso fare appello a queste isole per orientarmi in questa nuova situazione. Se queste isole della personalità, vanno in “tilt”, la situazione precipita e le certezze, i pilastri, cominciano a frantumarsi fino a distruggersi del tutto, producendo il blocco totale delle emozioni. La protagonista non riesce a trovare nemmeno un sostegno efficace in nessuno dei suoi pilastri forse troppo presi dai propri problemi.
Tristezza cerca di far di tutto per poter essere vista e considerata anche lei, mentre veniva da Gioia relegata ai margini dell’azione e vista soltanto come una guastafeste. In realtà se osserviamo da lontano quello che accade a Riley è normale che Tristezza, fino a quel momento poco presente nella sua bella vita, inizi a farsi spazio. Questo perché fino ai 10 – 11 anni, normalmente, le emozioni prevalenti sono di carattere positivo. La tristezza finisce per essere “Attivatore di crescita“, quanto sia importante la tristezza per la nostra comprensione di chi siamo.
È un film che fotografa cosa accade quando si ha a che fare con esperienze di abbandono e perdita, sia inteso nei confronti delle vecchie amicizie che della propria infanzia, emerge l’importanza di tutte le emozioni, soprattutto a quelle che solitamente le persone definiscono “negative” e che nella maggior parte delle situazioni tendono a non voler vedere, a combattere o semplicemente ad evitare tout court. Ogni emozione ha una sua funzione. Bisogna abbracciare e vivere ogni emozione, accogliendo quello che c’è, bello o brutto che sia, solamente così possiamo aprirci alla vera comprensione della nostra esistenza.
Un atto psico-educativo che aiuta bambini e genitori a comprendere come le emozioni guidano ogni giorno le nostre azioni, e a conoscere meglio i propri stati d’animo.
Naturalmente, Inside Out è un cartone capace di parlare
a persone di tutte le età e culture
circa la relazione con le nostre emozioni
e come possano guidare le nostre azioni nella quotidianità.
Non può avere la pretesa di essere un manuale di psicologia.
Il film può far capire a molti genitori il mondo interno dei propri figli.
Guardatelo!!!!!
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