Nel quotidiano abituale capita che si discute, pensiamo di non essere capiti o di non comprendere fino in fondo l’altro. Sono sensazioni che proviamo e dobbiamo imparare a gestirle senza preoccuparci. Al posto di sentirci frustrati, dobbiamo imparare a mettere in atto strategie di comunicazione efficace, utilizzando un metodo da usare tutti i giorni. I problemi di comunicazione nascono da un equivoco, da un’incomprensione.
Chiariamo che le azioni di parlare e comunicare, sono completamente differenti. Per raggiungere l’obiettivo prefissato, bisogna adottare strategie di comunicazione, ma si deve percepire la diversità delle azioni. Parlare è fondamentale, ma come comunicare? L’ostacolo della comunicazione è l’incapacità di entrare in sintonia con chi ci ascolta.
Il primo gesto da mettere in pratica nel comunicare all’altro, è l’essere empatico. Sottolineiamo che chi ci ascolta è diverso da noi, per cui è necessario capire il modo più valido per entrare in sintonia, si deve associare la capacità di persuasione ed ascolto, per valorizzare il confronto, per migliorare le idee, le proposte, le soluzioni, insomma per interagire.
Quando affrontate un dibattito con i vostri figli, o il vostro partner spesso si possono trasformare in un’occasione di confronto, superando il solito modo di comunicare e le credenze che limitano e producono conflitti in famiglia. Se si cerca di comprendere le dinamiche che intercorrono nella comunicazione, analizziamo cosa poter fare per renderle migliori.
Domandiamoci: sono davvero sicuro di saper pesare “cosa dico”, controllare il contenuto del messaggio, e “come lo dico”, quali strumenti utilizzo, oltre alle parole scelte, per far capire dove voglio arrivare? Riflettiamo sull’efficacia del messaggio, siamo sicuri di ciò che diciamo, d’essere lineari e chiari, di come lo diciamo, e di non essere contradditori, di usare le tecniche verbali e non verbali in modo corretto?
Ci sono anche delle strategie che ci aiutano a migliorare la nostra comunicazione proviamo a esercitarci facendo per esempio lo storytelling. Questo metodo è l’arte della narrazione che è un’attività tanto antica e radicata, ed efficace anche nel mondo digitale. È un metodo di comunicazione efficace perché si basa sul raccontare delle storie per trasferire conoscenze ed esperienze, persuadere, coinvolgere le persone.
È una disciplina che usa i principi della retorica e della narrazione per inquadrare, collocare gli eventi della realtà e spiegarli con il senso comune. L’emozione costituisce il cuore, sono i sentimenti dell’uomo a trovare il mezzo più efficace di espressione in questa tecnica. Narrare permette di rendere comprensibile il vissuto umano.
È un processo interattivo che rende il contenuto di facile interpretazioni potendole diversificare e offrire un’apertura mentale per alternative molteplici. Attraverso il racconto di storie si cerca di mettere ordine e di dare un senso alle esperienze quotidiane, per dar forma al vissuto umano, diviene così comunicabile, comprensibile e può essere ricordato.
Lavoriamo su noi stessi, con l’esercizio di storytelling, anche sotto forma di appunti, di un caso accaduto o scrivete come vi comportereste in una determinata situazione. Munitevi di carta e penna e provate a raccontare. Cosa avete detto? Come lo avete detto? Siete riusciti a trasmettere le vostre emozioni? Potete avere le vostre ragioni? A mente fredda, cambiereste qualcosa? Poi rileggete il vostro scritto, e provate a immaginare lo stesso discorso in modo più lineare, cercando di ottenere il massimo coinvolgimento possibile. In poche parole, provate a rendere efficace la vostra comunicazione.
Per realizzare con successo queste attività, occorre creare una buona immagine verso le persone con cui comunichiamo per raggiungere il nostro scopo, facendo sentire l’interlocutore a suo agio, focalizzandoci sull’altro, prima ancora che su noi stessi.
Inoltre molto importante è l’ascolto, deve essere attivo e avere un’apertura mentale. Sappiamo davvero ascoltare? Proviamo a metterci alla prova con un esercizio di ascolto attivo. Per ascoltare ci vuole innanzitutto disponibilità verso l’altro, chiunque sia e di qualunque problema voglia parlarci, bisogna avere una visione tale da comprendere, accettare e non valutare.
Proviamo un esercizio banalissimo: regaliamo tre minuti di pura attenzione al nostro interlocutore, senza fare assolutamente nulla. Non fingiamo attenzione, magari facendo altro o rispondendo a monosillabi, sediamoci vicino a lui o lei e ascoltiamo davvero. Rispettiamo i tempi della conversazione. Solo così metteremo davvero in pratica tutto quello che la nostra intelligenza emotiva ci suggerisce.
Immagina che una valida strategia comunicativa efficace si basa sulla disponibilità di accettare e vivere positivamente i cambiamenti, costruendo un flusso di comunicazione che sia, contemporaneamente ascendente e discendente.
dott.ssa Elena Conter
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