Spesso la tecnologia è una battaglia senza fine tra i genitori e i figli.
La disperazione di tanti genitori a portare avanti le regole. Senza però riuscirci!!! E scaturiscono punizioni, ricatti, minacce, senza ottenere nulla.
Entrambi non capiscono perché si innesca la guerra. I ragazzi si sentono non capiti dai genitori.
La tecnologia è un mondo fondamentale e parallelo per gli adolescenti. La qualità di tempo che i ragazzi dedicano a questa attività è circa 6 ore della giornata ma non vuole dire che sia una dipendenza.
Può essere una via di fuga dalla realtà, un evasione e non affrontare le vicissitudini della vita.
Generalmente il problema non è lo smartphone, ma è il rapporto tra i genitori e i figli.
Bisogna trovare una soluzione: si deve comunicare e non deresponsabilizzate. I figli vivono quel no come una totale incomprensione dello stato d’animo, nessun riconoscimento dei propri bisogni e il non essere accettati.
La loro reazione è “ non tollero la tua decisione che mi fa male, mi togli uno strumento in cui è racchiusa la mia vita, dove mi esprimo e mi comprendono. Quindi sei cattivo, non vuoi il mio bene ma il mio male,” quindi si arriva all’allontanamento dai genitori.
Invece dobbiamo cercare di capire e ascoltare il senso dei nostri figli !!!
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