Compiti scuola psicologo brescia

I compiti

I compiti! Una grande sconfitta per i genitori

Non a caso gli insegnanti li pretendono e gli studenti li odiano, producono liti e discussioni in famiglia. I compiti sono importanti per l’apprendimento e il riposo lo è altrettanto. I tempi sono pochi perché ci sono molte attività.

Il momento dei compiti a casa è utile al bambino/ragazzo per rielaborare personalmente quanto ha appreso in classe e per essere allenato ad avere un impegno costante, ma la pausa è utile all’apprendimento almeno quanto i compiti.

L’interruzione dall’attività dei compiti permette di ricaricare le batterie ed essere nuovamente pronti compiti psicologo bresciaad un successivo giorno. Durante la pausa, spostiamo l’attenzione su un’altro contenuto, e la nostra mente ha modo di rielaborare in maniera più approfondita certi concetti appresi.

Sarà capitato a tutti di impuntarsi su un problema in maniera fissa e non riuscire a risolverlo, e nel momento in cui ci siamo distratti, si trova una soluzione. Si ha bisogno di momenti di totale distanziamento dal compito per poterlo “digerire”, rielaborare in maniera studiata.

I compiti a casa devono essere eseguiti dopo una bella pausa, almeno di mezz’oretta, in modo da permettere quel distacco da tutto ciò che è stato appreso per scaricare la tensione accumulata nelle ore scolastiche.

Organizzare l’impegno dei compiti in modo costante e strutturato, considerando le scadenze, la quantità di essi, gli impegni extrascolastici, le pause e la personalità del bambino. Questo permette di far apprendere il metodo di studio/compiti, ma anche di favorire il processo di elaborazione.

Compiti scuola psicologo brescia

La scuola oggi prevede il tempo prolungato già dalle elementari, con attività scolastiche Dopo la scuola arrivano a casa stanchi e con tutti i compiti e lo studio da fare.

Ma i genitori possono aiutarli? ERRORE, un grosso errore il genitore può stare vicino al figlio gratificandolo e rinforzando le capacità ma non deve MAI sostituirsi a lui. Fin da subito bisogna insegnargli che può farcela da solo, deve imparare l’autonomia, a ricercare soluzioni, alternative, deve provare la frustrazione dovuta all’errore. Sarà insegnante che deve capire che l’alunno non ha capito e bisogna approfondire.

La soluzione è AIUTARLO A IMPARARE IL METODO, fornire le strategie necessarie per organizzarsi e affrontare la quotidianeità per gettare le basi sul futuro. Insomma il genitore o l’adulto che si occupa del bambino o dei ragazzi deve guidare e incoraggiare, stabilendo dei tempi (es. gioco, merenda e una o due ore di compiti ), e queste regole vanno rispettate sempre.

In caso contratio bisogna lasciare che i figli si assumano le conseguenze della negligenza, non è una tragedia serve a sviluppare il senso di responsabilità e di autonomia., senza diventare “controllori”, ne “castigatori”.

Se il momento dei compiti diventa veramente un problema costante bisogna comprendere bene quali sono le motivazioni che lo fanno reaggire così, può mascherare una richiesta di aiuto di natura affettiva o una carenza che è difficile gestire da solo.

Può essere utile indagare a fondo con un professionista che cercherà di bloccare la situazione -problema facendo da mediatore e insegnando l’autonomia al bambino.

Autostima psicologo Brescia

Autostima e fiducia in se stessi

Autostima psicologo Brescia

L’autostima non significa che siamo belli o bravi, o se reggiamo il confronto con gli altri,  o che dobbiamo cambiare per raggiungere qualche risultato fissato; l’autostima inizia fin dalla tenera età e noi genitori, o adulti, dobbiamo insegnarli ad auto-stimarsi, a conoscere il peso di noi stessi, di quanto e di come si vale, quali sono e che carico hanno le virtù e le debolezze.

Dobbiamo donargli la consapevolezza su cosa contare, nei propri interessi, nelle proprie abilità, nel talento, nelle passioni, nella virtù e tutto questo per realizzare i propri progetti.

Devono individuare le debolezze che non fanno parte di noi, devono imparare a non considerare i canoni esterni e il giudizio degli altri per la valutazione di se stessi; non bisogna essere convinti di non valere, di non essere capaci, di non piacere, di non essere sempre inadeguati.

Ogni essere umano nasce con una dose elevata d’autostima lui sa chi è, sa che vuole ed ha fiducia in se e nella vita…

Poi cosa capita?

Una relazione o tante possono mettere l’individuo a modificare azioni, parole, emozioni, e rovinano l’autostima…

I bambini di oggi subiscono lo stress dei voti scolastici, prestazioni eccessive nello sport, il bisogno di omologarsi alle mode e ai loro leader sportivi o dello spettacolo, mancano di rispetto ai loro genitori e a tutti ali adulti, non si piacciono fisicamente, si vergognano delle emozioni soprattutto se sono diverse dagli altri.

Gli adulti, anch’essi alle prese con lo stress, cercano in tutti i modi di accontentare le esigenze dei se stessi e per di più dei figli.

Allora noi GENITORI dobbiamo pensare se le nostre parole, azioni, e/o emozioni  possono influenzare l’autostima del proprio figlio, il futuro individuo …. è bene che io genitore faccia qualcosa perché lui si stimi? davvero lui è timido? davvero lui si vergogna? davvero lui è un pasticcione?

Tuo figlio ha il suo temperamento naturale, ma la tua influenza e quella dell’ambiente esterno plasma la sua autostima.  Insomma per aiutarlo bisogna stare attenti a pronunciare frasi che non lo fanno sentire sottovalutato.

LE PAROLE HANNO UN GRANDE POTERE!

combattere ansia psicologo brescia

L’Ansia

Come combattere l’ansia

Molte persone che vengono nel mio studio mi chiedono come curare l’ANSIA, la mia risposta è: “bloccarla non serve a niente e tantomeno averne paura, non ha senso! Bisogna solo cercare di capire il processo che maturerà in noi .. dobbiamo osservandoci!”

Ansia psicologo Brescia

Ansia è il rumore di un’energia negata o compressa che sta tentando di venire alla luce; mette in discussione la propria l’identità rendendola fragile, frammentata, incapace di portare a termine progetti, e sentirsi sul filo del rasoio. I pensieri continuano ad ipotizzare, controllare. L’ansioso parla a raffica, produce un volume enorme di parole, usa negazioni. E’ in balia a pensieri ed eventi.

Problemi ansia psicologo brescia

“Tanto non cambierà mai nulla!

Tutto deve essere previsto e stabilito …

ma ecco che arriva l’ansia a bloccare!

e in questo modo imprigiona in spazi sempre più ristretti”.

Delegare è impossibile perché si perde il controllo, si rischia di incappare in pericolosi imprevisti e di desiderare di essere sempre al top: belli e perfetti.

Un’altra paura riportata da chi soffre d’ansia, è il timore di deludere le aspettative degli altri. Devono essere all’altezza e non sentire d’esserlo.combattere ansia psicologo brescia

La casa è un porto sicuro e leale in cui rifugiarsi e la famiglia si rivela il nascondiglio privilegiato anche se spesso ci sono dei genitori insicuri ed ansiosi che vorrebbero
rinchiudere fisicamente i figli in una gabbia d’orata, ma non potendolo fare li circondano di reti e fili invisibili: raccomandazioni, telefonate, attese angoscianti e controlli, che invece  li bloccano.

 

Come prima forma di terapia, si cerca di insegnare un dialogo interiore … Bisogna imparare a “parlare con noi stessi”, che permette di affrontare soluzioni impreviste e di prendere decisioni nuove circa il problema che ci affligge.